La fiera Sicam di Pordenone tenutasi dal 15 al 18 ottobre è stata l’occasione per raccontare ai visitatori l’inizio di un nuovo percorso assieme verso l’ottenimento del passaporto digitale dei prodotti.
La nuova normativa europea Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR), appena entrata in vigore, introduce i requisiti di ecoprogettazione e gli standard minimi in materia di durabilità, riparabilità, efficienza energetica e riciclo dei beni, contrastando le pratiche di obsolescenza prematura per evitare che i prodotti perdano la loro funzionalità a causa di caratteristiche di progettazione, indisponibilità di pezzi di ricambio o mancanza di aggiornamenti software. La normativa introduce, tra l’altro, il ricorso al passaporto digitale del prodotto come strumento di trasparenza e tracciabilità.
Il metodo che permette di quantificare gli impatti ambientali dei singoli prodotti nel corso del loro intero ciclo di vita è quello del Life Cycle Assessment (LCA): tale valutazione è essenziale per comunicare in modo trasparente i dati ambientali, misurare con precisione gli impatti, migliorare continuamente i processi produttivi e conoscere in profondità le caratteristiche ecologiche dei prodotti. Questi dati vengono poi esplicitati nell’EPD (Environmental Product Declaration), il documento che comunica in modo trasparente e verificato gli impatti ambientali di un prodotto.
“Siamo impegnati a supportare le aziende clienti che utilizzano i nostri pannelli Mdf e truciolare per l’ottenimento del passaporto per i loro prodotti finiti – spiega il direttore commerciale Alessandro Fantoni – . Per i nostri pannelli truciolare e MDF abbiamo già affrontato la valutazione LCA e ottenuto l’EPD: in questa maniera contribuiamo all’adempimento giuridico garantendo loro anche un elemento di competitività sempre più richiesto dallo stesso mercato”.